25 marzo 2019 – Annunciazione del Signore
Funerale del giovane L. R., 13 anni
- Gesù mi rivolgo a te in questo momento di grande dolore, per la perdita di Luca. Mi rivolgo a te per affidartelo. Solo la certezza della fede in questo momento, può calmare una ferita che sanguinerà per sempre. Tu Gesù, oggi in questa solennità della tua annunciazione a Maria, a nove mesi esatti dal tuo Natale, hai deciso di diventare uomo come noi, e lo sei stato veramente. Tu Gesù sei Dio e uomo insieme, e noi ci rivolgiamo a te perché sei risorto. Ci stiamo preparando nella Quaresima alla tua Pasqua, per questo noi sappiamo che Luca è con te. Te lo affidiamo tutti, la sua famiglia, tutti noi qui presenti. L’hai preso Tu fra le tue braccia e lo diciamo perché l’unica certezza che noi cristiani abbiamo, è che la morte, qualsiasi morte, non è l’ingresso nel nulla, ma c’è l’eternità, la vita vera. Luca è con te: ne siamo certi.
- Ma Gesù, mi preme molto affidarti i genitori di questo nostro ragazzo Luca e con loro tutti i genitori presenti. Siamo tutti preoccupati, ci sentiamo impreparati nel condurre questi ragazzi, ma dobbiamo andare avanti. Tu Gesù, cosa puoi fare per questi genitori? Guarda il loro dolore: il nostro dolore è troppo grande. Non posso non pensare in questo momento a Maria, tua e nostra madre. Che bello il giorno del suo “Sì” all’Annunciazione. Che gioia ha provato Maria nell’attenderti nel grembo per nove mesi e poi, quando sei nato a Betlemme, una gioia grande condivisa anche da Giuseppe e da tante persone. Ma ben presto il “Sì” detto dalla tua mamma è stato duro. Maria, tua e nostra mamma, ha dovuto vederti crocifisso e morto nelle sue braccia. Un “Sì” duro, ma tua mamma Maria, non ha perso la fede in quel momento. Per questo Tu Gesù, prima di morire, le hai chiesto di diventare anche la nostra mamma. In forza di questo ti voglio chiedere, Gesù, di parlare a Maria di quello che è successo a questi genitori, perché lei, la Madonna, può capirli e consolarli. Tu Gesù ci dici che la tua mamma, proprio perché ti ha perso, ha accettato di essere la mamma di tutti. “Vi affido a Maria – tu ci dici Gesù -: chiedete a lei come si fa nel tempo a non farsi seppellire dal dolore, ma a continuare ad amare i figli, la famiglia e tutti. Mia madre Maria vi può aiutare, rivolgetevi a lei, che ha sopportato la mia morte e andate avanti”.
- Caro Gesù, adesso vorrei dirti di guardare tutti questi ragazzi, amici e coetanei di Luca: vorrei dirti che noi come adulti spesso ci sentiamo impotenti davanti a loro. Tu però ci chiedi di fare di questa morte di Luca una lezione di vita. Ci chiedi di dire con tanta forza a questi ragazzi che noi ci siamo. Sì, noi adulti, caro Gesù, siamo il segno della tua presenza. Noi adulti vogliamo dire a questi ragazzi di parlare, di condividere con noi i loro dolori, i problemi e anche i fallimenti. Noi, Gesù, vorremmo essere come te con questi nostri ragazzi: capaci di essere giusti e indulgenti, misericordiosi ed esigenti, capaci di mostrare che vogliamo loro bene e nel contempo mostrare loro che voler bene impegna. Signore Gesù, aiuta questi giovani ragazzi/e a non scoraggiarsi mai, a entrare nella vita ogni giorno, sapendo che i problemi ci sono per tutti, ma Tu ci chiedi di affrontarli insieme.
- Luca per noi, caro Gesù, sarà sempre un ragazzo, ce lo ricorderemo così. Il tempo passerà e Luca resterà sempre un ragazzo di 13-14anni per noi. Ognuno adesso, nel segreto del suo cuore, mandi via per ora la tentazione di avere la risposta “al perché di tutto ciò che è accaduto”, una risposta che per ora non c’è. Da parte di Gesù, vi invito in questo breve silenzio, a ringraziarLo, per aver incontrato Luca e soprattutto mettete a fuoco un aspetto bello della sua personalità e custoditelo nel cuore, elevando al Signore Gesù un particolare ringraziamento.
Don Mauro Colombo, prevosto di Melegnano